Naturali si, ma puliti e senza difetti. Questa è la filosofia di Dominic, enologo di Stoccarda -con origini Sarde- che da qualche anno ha avviato con la moglie la cantina Grawü.

Siamo a Cermes a pochi chilometri da Merano nel profondo Südtirol, dove i filari di vigna si alternano a quelli di mele e ai cartelli in tedesco.
Dominic e Leila non hanno vigne di proprietà. Solo un ettaro in affito, ma si definiscono dei negotiant: acquistano le migliori uve da vignaioli che non usano prodotti sistemici e limitano al minimo l’utilizzo di zolfo e rame.
“I lieviti selezionati sono banditi nella mia cantina, ma non sono un integralista. Il vino deve essere buono, oltre che sano.”

Otto etichette, quasi tutte di uve a bacca bianca. Largo spazio ai vitigni Piwi: vitigni resistenti che sia in Trentino che in Alto Adige si stanno diffondendo parecchio perché offrono la possibilità di ridurre i trattamenti a quasi zero.
Tutti i vini di Grawü fanno macerazioni importanti più o meno lunghe, che li rendono tutti molto interessanti.
Tra tutti il Pinot Grigio rosato e l’Ambra: Souvigner Gris con sette mesi di macerazione sulle bucce.
Consigliati!
