Divella Gussago, identità e potenza.

“Sapevo che volevo fare vino in maniera naturale, ma non sapevo esattamente dove volevo arrivare, il mio è un percorso di crescita costante.”

Fuori dagli schemi standardizzati del Franciacorta, di ispirazione Selossiana, Alessandra Divella trasmette forza e tenacia al primo impatto.

Divella Gussago

Siamo a Gussago, in un terroir unico nella zona che purtroppo non viene valorizzato a dovere in Franciacorta. Contrariamente al resto della zona, nei Monticelli il suolo è argilloso ed estremamente calcareo con altitudini che raggiungono i 500 metri di quota.

Pochissimi ettari impiantati esclusivamente a Chardonnay e Pinot Nero dedicati esclusivamente alla produzione di metodo classico.

Il torchio, Divella Gussago

Torchiatura ad acino intero senza diraspatura, fermentazioni con lieviti indigeni in barrique scolme e fermentazione malolattica quasi sempre svolta.

Vini potenti, persistenti e con grande complessità. Ottomila bottiglie dalla grande identità, che rispecchiano appieno la personalità di Alessandra.

Loc. Campiani, Gussago

“Quando faccio un vino non penso ad un pubblico di riferimento, perché ogni vino ha un’anima. Io ascolto le barrique e propongo i vini a chi si emoziona”

Ecco io bevendo Ninì e Davì mi sono emozionato. Parecchio

Grandissima!

Divella Gussago

Pubblicato da Stefano Orrù

Stefano Orrù, classe 1993, folgorato dal mondo del vino, abbandona gli studi di giurisprudenza e l'azienda agricola della sua famiglia per dedicarsi interamente al servizio di sala. Dopo diverse esperienze in Sardegna, arriva in Trentino a Lefay Resort Dolomiti, partecipa all'apertura come sommelier e ci resta per tre anni. Oggi è uno dei Sommelier del Ristorante Da Vittorio a Brusaporto.

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