“Era meraviglioso correre nel luminoso mattino verso il cuore della Sardegna” [D.H Lawrence, 1921]
Ogni scusa è buona per tornare nel Mandrolisai. Lawrence si fermò a Sorgono, noi ci fermiamo poco più in là. Ad Atzara.
Qui incontriamo Antonio e Paolo della cantina Fradiles.
Con Antonio conosciamo nel dettaglio le vigne, alcune molto vecchie. Come ad esempio la vigna Angraris che ha 105 anni, da cui nasce il loro grande cru.

Le vigne giacciono su terreno granitico in disfacimento, suolo sabbioso e con a tratti delle bellissime pietre. Cinquecento metri sul livello del mare e una bellissima esposizione alla luce solare.

Con Paolo parliamo della cantina, delle fermentazioni spontanee e nel mentre assaggiamo i vini.
Vini puliti e importanti, carichi di identità , con una grandissima freschezza e con un ventaglio aromatico impressionante. Una grande beva, il secondo bicchiere è sempre d’obbligo.

Consiglio: Bagadiu e Istentu sono impressionanti.
Fradiles è una realtà che fa tanto bene al Mandrolisai e alla Sardegna del vino intera.
Complimenti!
Off topic.
Il Mandrolisai è una delle poche regioni sarde che ha investito nella valorizzazione della sua specificità territoriale. Quando compri un vino del Mandrolisai compri sia il vino che il territorio.
Riusciremo mai in Sardegna a parlare meno di “DOC regionali” e più di singoli territori?
